lunedì 5 gennaio 2009

Invidia e avidità

Due vizi dei peggiori.
Ho letto un libro che consiglio a tutti, di Paolo Cacciari, "Decrescita o barbarie", da cui fra mille spunti traggo questo.
Che l'iperconsumismo in cui ci siamo infognati, si basa su due capisaldi che sono girati in positivo dalla nostra cultura post-borghese di eccessi.
L'invidia e l'avidità.
Permeano tutto. Ha ragione l'autore.
Qui bisogna rieducarsi. Totalmente.
I ragazzi a scuola invece che 'educarsi' si esasperano cercando di imitare idoli ed avere oggetti che i compagni già hanno. Ma chi più li educa, chi li toglie da questo giro vorticoso di griffe, gadget, telefonini ...
Tutti vogliamo di più. Sempre. Ora il limite l'abbiamo superato.
Basta.
La "sobrietà", di cui tanto si parla (non solo Cacciari, ma, penso soprattuttto Latouche, e di cui vorrei parlarne anch'io), la costruiamo solo se ci liberiamo di difetti e vizi che una vecchia "educazione", dimenticata da noi e dai i nostri figli, ci aveva già insegnato a starsene alla lontana.

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