venerdì 9 gennaio 2009

Formare, educare e coltivare

Tre concetti molto vicini.
La formazione è un azione che prepara una persona a svolgere certe attività, ad assumere certi comportamenti. La seconda, l'educazione, è pure l'azione di guidare e condurre le conoscenze di una persona perchè prenda coscienza del comportamento da seguire. Il coltivare è la stessa azione portata nel mondo vegetale essenzialemente, ma si coltivano anche gli affetti, le relazioni.
Tutte e tre danno il senso di plasmare una realtà per portarla ad un obiettivo: di realizzazione, di soddisfazione, di responsabilizzazione, di ben stare nel proprio ambiente. Uomini o piante che siano.
Tanti sono i tipi di educazione/formazione; c'è l'educazione personale, l'educazione artistica, l'educazione civica, l'educazione all'ambiente, l'educazione sessuale, l'educazione interculturale, la coeducazione, l'autoeducazione, la formazione permanente.
Un educatore si presenta in ogni contesto di vita per rendere responsabile e far stare bene chi opera e fargli prendere coscienza del suo operare.
Un sistema educativo è come un sistema agronomico, di cura e sviluppo di una vita, di un insieme di esseri viventi, una società.
Perchè allora non educare, educarsi ... facendo coltivare, coltivando?
Far crescere un'apprendimento, una presa di coscienza, uno stato professionale nel contesto-metafora di un ambiente agricolo e naturale. L'uomo del resto, è cresciuto ed evoluto totalmente immerso nell'ambiente naturale, prima di antropizzarlo.

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