martedì 9 febbraio 2010

il coraggio della realtà

Mi fa tanto ridere, ma tanto, Piero Bevilacuqa, ineguagliabile storico, i libri suoi letti e riletti.
Ma perchè dire che la parola 'decrescita' - seppur necessaria - è infelice e va studiata un'altra espressione per ... quel che ci capita.
Il problema è che non bisogna trovare una falsità linguistica per spiegare la nuda realtà che ci aspetta.
Occorre invece dire che FALSO era il termine crescita ( o i termini: sviluppo, progresso ... et similia).
Falsi perchè l'uomo non deve crescere sui parametri quantitativi e materiali, sono rifiutati da culture e religioni da migliaia di anni ed ora in questi ultimi secondi di 'civiltà' li esaltiamo.
Falsi perchè, al termine di questo millantato periodo storico di crescita-sviluppo-progresso mai l'uomo è stato carico di bisogni-schiavitù-vizi-povertà spirituale!!!
Falsi perchè fondati sull'insignificante.
Si è esaltato, e si continua ad esaltare purtroppo, l'opulenza, l'arroganza, l'aggressività, la sopraffazione, la diseguaglianza, eccetera eccetera che potrei continuare per tre righe ...
Quindi.
Perchè bluffare per cercare di non parlare di 'decrescita' e non avere invece il coraggio di asserire che ci siamo o ci hanno ingannati, era falso tutto il prima, forse l'ora ed il futuro sarà VERO.

domenica 7 febbraio 2010

Impazienza planetaria

Riflessioni che mi son venute oggi, spontaneamente, mentre si preparavano gli gnocchi di zucca.
Incalzati dall'avvicinarsi dell'ora di pranzo con tutti gli gnocchi ancora da stendere, vagava nella cucina una certa impazienza.
Mi son messo a dire che la biosfera sul pianeta terra si è preparata in quattro miliardi di anni.
E solo gli ultimi quattro-due milioni sono interessati dall'uomo divenuto eretto e poi evolutosi in questa specie di forza biologico-geologico-cultural-sociale che devasta il pianeta.
In poco più di cent'anni - per parlare della devastazione che va per la maggiore - ha consumato l'energia che il sistema vegetale, per casualità varie, ha immagazzinato nelle viscere della terra dal carbonifero in qua, cioè in settanta milioni di anni.
Ma che fretta c'è !?
Per giunta, il sole garantisce tutta l'energia necessaria per la biosfera terrestre per altri quattro miliardi di anni.
Quindi, quest'omuncolo impaziente che deve progredire, svilupparsi, conquistare, nonchè consumare tutte le risorse sul pianeta può anche fermarsi un attimo, accorgersi che è diventato il predatore dominante sulla terra e che sta per diventare lo sterminator, il terminator!!!
Il suo bisogno di soppravvivenza sta diventando causa di sicuro danno a sè e a tutta la biosfera.
E che, ripeto, ha quattro miliardi di anni anche per studiarsi una futura vita, più vite e più biosfere, prima che il sistema solare imploda.

Gli gnocchi son stati fatti con calma, il pranzo è stato quieto e carico di belle riflessioni. Una bella domenica di convivialità. Quella zucca, veramente ottima, si riprodurrà presto nel nostro orto.

mercoledì 3 febbraio 2010

nella-con la-della-natura

« Siamo situati all'interno della natura; e dovrebbe essere posto fuori di essa il nostro inizio, la nostra origine? Viviamo nella natura, con la natura, della natura e dovremmo tuttavia non essere derivati da essa? Quale contraddizione! » (Ludwig Feuerbach, Essenza della religione)

martedì 2 febbraio 2010

Mattina

la luce del sole
rischiara il giorno
dopo la notte oscura
la forza dell'anima
è risvegliata
dalla quiete del sonno.

tu anima mia
di grazie alla luce
in essa risplende
la potenza di Dio
tu anima mia
sii pronta ad agire ...

R.Steiner

Prima che la natura si svegli ... è giunto il momento.

Ricominciare troppe volte può sembrare poco simpatico;
faccio un esempio contrario: è come smettere troppe volte di fumare ...
Ma questa volta devo dire proprio questo: ho riletto quanto ho scritto fin qui in "seme di grano".
son contento di averlo scritto perchè è tutto sempre più vero, finora l'ho lasciato in salamoia ma è giunto il momento di farlo ripartire come i mei cento vasetti del semenzaio in cantina ...
ripartiamo dal seme, ripartiamo dai semi che abbbiamo, tutto il pianeta deve ripartire dai semi che ha: simo del 2010 l'anno che l'Onu ha dedicato alla biodiversità.