mercoledì 9 dicembre 2009

decima beatitudine ... per i restauratori

Senza far prediche ed in un contesto secolarizzato, credo sia ormai necessario aggiungere una beatitudine in quel discorso della montagna:

"beato chi restaura e non spreca, si garantisce il futuro"

In questa società in cui le virtù non son premiate, può solo esserci un alto impegno morale che può spingere l'individuo ad operare con un diverso stile su questo pianeta, non alte norme ed equivocabili sanzioni che mai giungeranno da eventi come quello di Copenaghen.

una beatitudine premiata dall'etica nuova.
anche se restaurare, recuperare, non distruggere mai l'esistente, ma porsi accanto e svilupparlo ... non sembra ancora una necessità, presto se non agiamo, lo diventerà.
Facciamolo come saggia virtù, allora, prima che sia un imperativo per sopravvivere.
Facciamolo prima con le cose nostre, anche piccole, che pensiamo di dover buttare, ma forse servono, se non a noi agli altri.

Beatitudine premiata dalle generazioni future.
beatitudine non lontana dalle altre, "beati i miti" - dice la seconda - "perchè erediteranno la terra", ma che terra se è distrutta dalle ire e dalla avidità.

mercoledì 2 dicembre 2009

Anche se il sole sorge ... non è il gallo ...

Quel sottotitolo vuol solo dire che tanti eventi comunicativi sono richiamati falsamente come cause di fenomeni ...
Facciamo cantare i fatti non i comunicatori.