mercoledì 24 dicembre 2008

25 minuti per il "lavoro"

Tempo fa ho sentito un intervento di un antropologo in un convegno sull'alta velocità ferroviaria. Nelle more di questo argomento, e precisamente confrontando come in varie ere l'uomo si muoveva sul territorio, lo studioso ha detto una cosa illuminante: che l'uomo prima dell'era neolitica impegnava 25 minuti al giorno di media (e fra tutte le persone che costituivano un gruppo), 25 minuti veramente per procurarsi il necessario per vivere, per assolvere ai suoi bisogni di allora.

Ma allora qui c'è qualcosa che non va.

Dopo vari millenni e tanta civiltà siamo solo decaduti in un vortice di bisogni ed attività che ci hanno riempito la vita. Che facevano i nostri antenati durante il "tempo libero" dal "lavoro"? Affettività, convivialità, credo sesso, si spulciavano in gruppo. In questi centomila anni circa che han preceduto il nostro tempo di "lavoro a 18 ore", si è sviluppato il cervello e sono creati gli strumenti come il linguaggio e le relazioni del gruppo. Bei tempi.
Ora dobbiam solo produrre e produrre senza sapere perchè creiamo cose su cose che non ci danno nessuna crescita di "umanità".
Ma no, non è produzione è distruzione e distruzione del pianeta. Autodistruzione.
E non ce ne accorgiamo perchè non abbiamo il tempo per pensarci su.

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