domenica 9 gennaio 2011

ma bisogna sempre essere "economisti " ... per capire come va il mondo.


Mi è già capitato già parecchie volte che se uso la parola "decrescita" , "resilienza" ... o comunque se faccio cosiderazioni "economiche" sulla crisi che stiamo vivendo, mi viene detto che chi ha diffuso queste teorie non sa nulla di economia.

Certo, io poi non so proprio nulla di economia, ma ho avuto un certo modo di rispondere ad un amico ... ditemi se ho risposto tanto male.


Ecco lo scambio di mail.


ciao Giovanni, anche a me ha fatto piacere lo scambio. Per me la questione è più semplice: prima occorre studiare, poi ci si confronta, e alla fine, forse, si scrive qualcosa... diciamo che Latouche, ma soprattutto Pallante, hanno studiato troppo poco per parlare di economia dello sviluppo, di esternalità, di tasse pigouviane, di teorema di Coase, di informazione asimmetrica ...vuoi che continui?...ma, come puoi immaginare ...


ciao Federico,
.... io mi inchino a tanto sapere, però ascolto e leggo da ... ortolano od agricoltore, cosa che più recentemente mi sento di essere.

Tu mi fai venire delle bellisisme pagine di storia della scienza di un libro che ho studiato molti anni fa, 'da Galileo a Newton' mi pare il titolo, l'autore non mi sovviene subito, ma ce l'ho nella libreria nell'altra stanza, per pigrizia non tolgo le mani dalla tastiera. ebbene racconta come i più perfidi nemici ed avversari di Keplero e di quelle due paginette con due leggi che sconvolsero gli studi di astronomia erano i grandi matematici ed "astrofisici" del tempo (più ancora che la chiesa, insomma). perchè si era giunti all'apice della COMPLICATEZZA della astronomia arisotelico-tolemaica portando a 260 sfere di cristallo che con le loro rotazioni su parallassi diversi permettevano di spiegare le orbite "stranissime" dei 7 corpi celesti allora noti attorno alla terra anzichè attorno al sole!! erano già matematici abili, buoni algebristi, ed i loro calcoli tornavano e riempivano i corsi universitari (nel libro si parlava della Sorbonne di Parigi contraria a Keplero) di documentatissimi algoritmi per spiegare i moti delle sfere di cristallo che portavano in giro per il cielo i pianeti!! come si poteva dire che tutto era falso!! cosa aveva studiato Keplero!! niente dei loro approfonditi e secolari se non millenari (aristotele) studi!! ebbene tutto crollò perchè i fondamenti erano sballati.
Ed io credo che anche l'economia moderna, fondata su mercato liberismo e quant'altro tu sai (ma non voglio confrontarmi), crollerà nello stesso modo e diventerà un immaginario inadeguato a spiegare le evoluzioni prossime a venire delle sorti dell'umanità.
parlo da ortolano-agricoltore (come dico sopra) che ritiene che l'unico "sviluppo"-"crescita"-"profitto" sia quella del chicco di grano che seminato UNO me ne restituisce PIU'. così ha sempre fatto l'uomo per millenni da quando c'è stata la rivoluzione neolitica. ma poi ha trasferito questo processo naturale in altri processi architettati da lui, slegati dai processi naturali ed energetici, e che ora, per i mille picchi (petrolio, materie prime, suolo, debiti ...) in cui incappiamo, crolleranno.

parla l'ortolano, scusami.

ah! ma del movimento Transition Town nello specifico non mi hai detto nulla, o è tutto nel pentolone di "chi non ha studiato"!?

ciao, fatti sentire presto.

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