sabato 4 dicembre 2010

Rifiuti zero! Partecipazione uno a zero.


Mischio due discorsi. Sì, rifiuti e partecipazione. Soluzione dei problemi del pianeta e potere.
chi risolve i problemi che stan portando allo sfacelo il pianeta? Il potere costituito con la cosiddetta democrazia rappresentativa o la democrazia partecipativa?
La risposta è in questo esempio.




Venerdì 03 Dicembre 2010 15:23


La proposta d’iniziativa popolare rifiuti zero, presentata dall’associazione non bruciamoci il futuro stava per essere bocciata dal Consiglio Regionale del Lazio per un vizio di forma. Infatti, l’Ufficio di Presidenza non aveva ritenuto validi e perciò neanche li ha esaminati 393 dei 600 fogli con le firme dei sottoscrittori semplicemente perché vidimati da uffici di cancelleria giudiziaria e non dalle segreterie degli Enti Locali della Regione.

Un evidente escamotage della maggioranza di centrodestra della regione per evitare la discussione della proposta popolare che mette al bando gli inceneritori e risolve il “problema rifiuti” nel modo più naturale e logico possibile: avviando la raccolta differenziata porta a porta e riducendo i rifiuti all’origine.

A quest’atto di prepotenza ed arroganza, rivolto soprattutto agli oltre diecimila sottoscrittori dell’iniziativa popolare, abbiamo risposto con una lettera inviata il 16 novembre 2010 al Presidente del Consiglio Regionale e all’Ufficio di Presidenza che ha letteralmente smontato l’assurda tesi sostenuta dalla maggioranza utilizzata per non discutere la proposta rifiuti zero, e dimostra la validità, in base alla normativa vigente, dei fogli vidimati da uffici di cancelleria giudiziaria.

Ieri, finalmente il Consiglio regionale ha votato il rinvio della proposta di legge all’esame dell’Ufficio di Presidenza per esaminare anche i 393 fogli prima esclusi.
Rimarremo vigili sui lavori di questo Organo del Consiglio Regionale affinché non venga tradita la volontà dei tanti cittadini della Regione che, con la loro firma hanno voluto esprimersi sulla politica dei rifiuti avanzando una proposta che vuole superare i fallimenti di tutti i governi regionali che fino ad ora non hanno prodotto alcun effetto positivo.

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