giovedì 1 luglio 2010

Dai paradossi alla realtà: dal prato all'inglese al prato alimurgico

Credo che l'uomo (maschio) abbia nella sua storia inventato il prato all'inglese riversando in questa triste idea tanti ma tanti suoi problemi.
Ne espongo qui due o tre.
Sento sovente dei colleghi che chiudono la settimana d'ufficio, siamo al venerdì a pranzo all'incirca, e cominciano a sbraitare tipo: "basta con questo stress ... qui devo scaricarmi un po' sul mio prato" . Tradotto: appena arriva a casa, col tosaerba fa la rasatura settimanale.
Ma come è possibile che scarichi lo stress una tale attività assassina: buttarsi su migliaia di esseri viventi seppur vegetali e rasare via tutto, che sopravvivano o no, poco importa; distruggere migliaia di habitat di animali, magari uccidendoli nell'unica strage!!???
Un altro amico, vicino "di prato" nella casa in montagna, aveva un problema. Ma come fare a debellare 'sto tarassaco (in dialetto pisacan, detto tutto) da quel suo bel prato verde che immancabilmente ogni sabato rasava, ed ogni sabato successivo 'ste maledette piante non solo distruggevano l'uniformità dei suoi 30 (nemanco) metriquadri di prato artificiale a 1500 m slm. ma riuscivano addirittura a metter fuori dei fiori!!! Inaudito. Ma finalmente, ecco la sua raggiante riuscita, raccontata a tutti: trovato un diserbante specifico, una porcheria da mais per gli interventi in post-emergenza, qualcosa che dove lo metti lo ritrovi per una decina di anni. Ebbene, da non crederci: nessuno era più felice di lui: arrivava in montagna, rasava da assassino, irrorava da criminale e poi allargava sul prato martoriato all'inverosimile gli sdrai e si distendeva beato tutto il week end, respirando goduto la bell'aria di montagna.
Ma il tarassaco gli sopravviverà, non lo sa, povero untorello!! Forse è la pianta con più vitalità che esista in tutto il regno vegetale.
Eppure, come tanti maschi nel mondo animale - mi permetto un escursus in etologia - gli uomini han bisogno di esternare qualche comportamento contro la vitalità che hanno attorno, lo fanno tutti gli animali territoriali che devono cacciare via altri maschi. Ma una cosa carina lo fa l'uccellino che canta e canta e canta sempre per non far arrivare concorrenti sulla fecondazione delle sue uova, una cosa più crudele è il bisogno di manifestare il proprio dominio su un prato spianandolo sistematicamente. Ma credo sia una cosa simile quella che l'umano fa col tosaerba, inconsciamente evidentemente, chiedo conforto di qualche antropologo che mai mi legga.
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Tutto questo pensiero è per dire, che il prato all'inglese se è nato da un inconscio primitivo che l'evolutissimo umanoide con rasaerba ultimo modello non sa più di avere, bisogna farlo morire al più presto perchè è uno spreco energetico dei più macroscopici. Quel collega che al venerdì bramava di andare a casa per accendere il motore e sterminare, il lunedì mattina ti racconta al bar le fatiche che ha fatto per portar via sacchi neri di tutta quell'inutile erba. Qualche volta penso di aver incontrato dementi solo io, ebbene no: sono tantissimi che ragionano e vivono così.
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Torniamo al tarassaco di montagna, piante edule, minestroni squisiti!! e veniamo alla proposta. Perchè non trasformare l'inutile tappeto erboso in un variopinto tappeto di erbe commestibili, quelle che gli erboristi chiamano erbe alimurgiche?? Vanno dalle erbe aromatiche a semplici insalate, piante essenzialmente spontanee.
Ne propongo un elenco, che specialisti in erboristeria delle comunità montane cuneesi hanno studiato sui nostri territori.
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Le specie alimurgiche

Alliaria petiolata – Alliaria comune
Amaranthus retroflexus - Amaranto comune
Borago officinalis - Boragine
Cichorium intybus - Cicoria
Diplotaxis erucoides – Rucola selvatica
Chenopodium Bonus Enricus - Spinacio
selvatico
Humulus lupulus - Luppolo
Lepidium sativum - Crescione
Knautia arvensis – Ambretta comune
Parietaria officinalis - Parietaria
Primula acaulis - Primula comune
Pulmonaria officinalis - Pulmonaria
Rumex acetosa - Acetosa
Satureja montana - Santoreggia
Silene vulgaris - Silene
Taraxacum officinale - Tarassaco
Tragopogon porrifolius – Barba di becco
Urtica dioica - Ortica
Valerianella locusta - Lattughetta

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Io ci sto provando. sarà una versione plebea del 'tout-en-un' dei giardinieri francesi, ma secondo me è foriero di grandi sviluppi ed idee innovative sull'utilizzo dei piccoli territori domestici. Credo ci risentiremo, sull'argomento.

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